La cipolla è uno degli elementi imprescindibili della nostra cucina. L’ortaggio per eccellenza, molto versatile e che si presta a svariate preparazioni.
La cipolla è l’ortaggio più antico, tra quelli consumati dall’uomo. Ha origine in Asia e già in uso fin dagli antichi egizi, i quali la rappresentavano negli affreschi delle tombe dei faraoni, la veneravano come una divinità tanto da metterla in mano ai defunti e considerarla un lasciapassare per l’aldilà. Gli antichi egizi ne fecero addirittura un oggetto di culto, perché associavano alla sua forma sferica e agli anelli concentrici la vita eterna.
Nel corso della storia, si è fatto uno svariato uso delle cipolle. Alessandro Magno, ad esempio, le somministrava alle sue truppe per accrescerne il valore e nell’antica Grecia venivano mangiate in grande quantità dagli atleti, i quali pensavano che alleggerisse il sangue. I Romani strofinavano cipolle sul corpo perché pensavano che rassodassero i muscoli.
Dioscoride Pedanio, antico botanico e farmacista greco, affermava che la varietà bianca era idonea ad essere mangiata, mentre la varietà rossa da usare come medicinale. Anche Galeno, medico romano, sosteneva la stessa tesi relativa al colore rosso della cipolla, a cui attribuiva un maggiore potere curativo.
Le cipolle, fin dall’antichità, avevano la virtù di stimolare l’apparato digerente, risolvere la ritenzione idrica e migliorare la circolazione sanguigna. Nel Medioevo le cipolle venivano adoperate per pagare gli affitti e come doni. I medici le prescrivevano come rimedi per il mal di testa, per i morsi di serpente o per alleviare la caduta dei capelli. Il succo di cipolla era usato come rimedio per la tosse o per guarire la bronchite, mentre per alleviare verruche, ustioni o ascessi, bastava mettere delle fette di cipolla sulla parte da trattare.
In epoca moderna, la cipolla è stata importata in America da Cristoforo Colombo nel 1493. Nel XVI secolo le cipolle venivano adoperate come cura dell’infertilità nelle donne e negli animali domestici.
Oggi in Italia è l’ortaggio più coltivato, sia per le sue proprietà organolettiche che per il contenuto di sali, vitamine e principi antibiotici.
Esistono molte varietà di cipolle, con forme e colori diversi, ma le differenze più importanti sono legate alla zona in cui vengono coltivate e all’epoca del raccolto.
Esistono rossa, bianca o dorata, tonda o piatta, di gusto dolce o pungente. Ce ne sono molteplici qualità, solo l’Italia ne conta più di 20 tipi diversi: Dop, Igp e di denominazione comunale.
Per citarne qualcuna: la calabrese cipolla rossa di Tropea, rossa, dolce e croccante; in Sicilia abbiamo la cipolla di Giarratana, famosa per le grandi dimensioni, di forma schiacciata, piatta e di colore bianco; la cipolla borettana, della provincia di Reggio Emilia, piatta e schiacciata, i suoi bulbi sono di piccole dimensioni, perfette per essere fatte sottaceto.
Piccola curiosità: si consiglia di mangiare crude le rosse, cotte le bianche e sottaceto le cipolline.
Principi attivi della cipolla
La cipolla è una pianta bulbosa con molte proprietà terapeutiche. È ricca di vitamine (A, B1, B2, C ed E) e contiene sali minerali, quali calcio, fosforo, magnesio, ferro e manganese. È fonte di fermenti naturali che servono per stimolare l’organismo e favorire la digestione.
La cipolla è consigliata nella dieta mediterranea, in quanto possiede poche calorie e potere diuretico in grado di pulire fegato e reni.
Le proprietà e i benefici che hanno le cipolle sono molteplici, andiamo a vederli insieme.
Anzitutto, le cipolle hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, sono ricche di flavonoidi in grado di tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi nel sangue. Agiscono anche sulla glicemia, aiutando a controllare l’apporto di zuccheri nel sangue.
Un’altra importante qualità della cipolla è di essere antibatterica e antimicrobica e di stimolare il sistema immunitario, oltre ad avere potere diuretico e depurativo per il nostro organismo.
È utile l’uso di cipolla anche nel caso di tosse e raffreddore, perché aiuta a decongestionare le mucose ed infine ha anche il potere di proteggere le ossa dall’osteoporosi, ma anche di agire sul nostro umore in quanto è ricca di serotonina.
Le cipolle, come abbiamo detto in precedenza, hanno molteplici proprietà benefiche per il nostro organismo, tuttavia vanno assunte con parsimonia da coloro i quali soffrono di gastrite, ulcera gastrica e reflusso gastroesofageo, ma controindicata per chi soffre di acidità di stomaco, colon irritabile ed emorroidi.
Vi ricordiamo, come sempre, che bisogna sempre affidarsi al proprio medico curante o al proprio nutrizionista e non improvvisare regimi alimentari o diete fai da te.
La cipolla è buona in qualsiasi modo venga cucinata, che sia cruda, gratinata al forno, soffritta o come base per una minestra.
Nella cucina siciliana, la cipolla trova ampio utilizzo, basti pensare a due pezzi forti: lo sfincione alla palermitana e il pesce in agrodolce o a caponata.
La tradizione gastronomica dell’Isola offre una varietà infinita di piatti a base di cipolla che delizieranno il vostro palato. Sarete avvolti da un tripudio di sapori che appagheranno tutti i vostri sensi.
Se quest’estate siete in vacanza sull’isola di Lampedusa e avete voglia di assaggiare la cucina tipica del posto, compresi gustosi piatti a base di cipolla, non potete perdervi una cena cucinata dalla Chef Rosaria Di Maggio al Ristorante Costa House.