Oggi parliamo di un componente davvero particolare, un ingrediente utilizzato ormai spesso in cucina, dal colore e dal sapore inconfondibile per occhi e palato: il nero di seppia.
Si tratta di un liquido scuro, proveniente proprio dalle seppie. Viene ricavato, quindi, dal liquido che si ritrova all’interno della sacca d’inchiostro delle seppie e una volta estratto viene conservato all’interno di un ambiente ben refrigerato.
L’inchiostro di questo cefalopode è caratterizzato da questo colore scuro proprio per la melanina che contiene, ma non solo: il suo contenuto è fatto anche da diverse sostanze chimiche che sono in differenti concentrazioni e variano anche a seconda della specie.
In modo chiaro e sintetico, potremmo dire che il nero di seppia è un liquido che viene liberato attraverso un’apposita sacca che si trova situata proprio fra le branchie della seppia, successivamente viene sparso grazie all’aiuto di un getto d’acqua che viene emesso dal sifone.
In cucina, il nero di seppia si ricava secondo semplici step che potete seguire tutti anche a casa. Innanzitutto, dovrete lavare per bene il mollusco sotto un getto d’acqua corrente fredda, successivamente dovrete incidere con attenzione – ovviamente con l’aiuto di un coltello affilato – il corpo tutto per lungo, andando così ad eliminare l’osso della seppia, che si trova centralmente.
Vi basterà, poi, aprire la seppia con molta delicatezza e tanta attenzione e rovesciarla come un guanto, al fine di poter mettere da parte le sue interiora. Una volta che avrete così individuato la piccola e delicata saccairidescente, caratterizzata da un colore azzurrino contenente l’inchiostro, dovrete sollevarla e, con l’aiuto delle dita, effettuare un taglio netto con una forbice e, infine, potrete tirarla fuori.
Una volta fatto tutto ciò, vi raccomandiamo di usare il nero di seppia il prima possibile, questo perché solitamente tende presto a disidratarsi e di conseguenza non può più essere utilizzato in cucina. Qualora dovesse rimanerne ancora un po’, potrete tranquillamente conservarlo in frigorifero, chiuso all’interno di un contenitore ermetico, per non più di 2 giorni al massimo.
Il nero di seppia, come dicevamo, va consumato entro tempi molto brevi, proprio perché tende a disidratarsi velocemente. Solitamente, però, si riesce a conservare bene per un paio di giorni se messo all’interno di un contenitore ermetico in frigorifero.
Ma sapevate che esiste anche un’altra modalità di conservazione del nero di seppia? Ebbene, il nero di seppia può essere congelato, se volete. In questo caso va posto in freezer all’interno di una ciotola di vetro che sia ben sigillata con la pellicola alimentare. Se viene conservato secondo questa modalità, ricordate che va consumato entro e non oltre 2 mesi.
Diversi recenti studi, come ad esempio quelli svolti dai ricercatori del Dipartimento di studi clinici a Shenyang, in Cina, hanno dimostrato grazie alle loro scoperte che il nero di seppia è in grado di arginare in maniera davvero significativa la crescita dei tumori. Sembrerebbe, infatti, che esso offra delle ottime qualità radio-protettive davvero notevoli.
L’inchiostro di seppia, inoltre, è in grado di proteggere l’organismo dalla produzione di globuli bianchi, favorendo, invece, la produzione di nuove cellule del sangue. Ma non è tutto, infatti è un grande antiossidante, potente antinfiammatorio e riesce a proteggere anche le pareti intestinali. Insomma, slemberebbe anche un vero e proprio toccasana per il nostro corpo. Il nero di seppia, poi, dimostra di avere anche una notevole attività antibattericacontro tutti quei diversi agenti patogeni che risultano essere ben resistenti agli antibiotici.
Il nero di seppia è un ingrediente ipocalorico ed è stato dimostrato che è particolarmente adatto alla cucina, proprio perché ha un gusto forte e deciso capace di garantire sapore ad ogni piatto, anche se viene usato in modiche quantità. Certo, il gusto è spiccatamente “marittimo”, ma se per esempio viene mescolato alla pasta fresca, la sua intensità viene notevolmente smorzata.
Il nero di seppia rappresenta quell’ingrediente che si dimostra essere unico ed in grado di saper donare un saporee un colore particolare ai piatti.
Può essere utilizzato in cucina per tantissime ricette. Ad esempio, vi è mai capitato di gustare un panino per hamburger o una pasta fresca colorata di nero? O perché no, una pizza gourmet magari? Del resto, il nero di seppia si presta benissimo come colorante naturale.
Uno dei modi in cui il nero viene utilizzato più frequentemente in cucina è proprio quello di mescolarlo alle uova e alla farina al momento di fare la pasta fresca, in questo modo si riesce a creare un bellissimo effetto cromatico che dona piacere agli occhi e anche al palato! E per gli amanti del classico, non può mancare un bel piatto di spaghetti o di linguine al nero di seppia, un classico della cucina siciliana, ma anche un bel risotto o dei buonissimi gnocchetti.
Bene, cari lettori, se anche questa volta siamo riusciti a smuovere la vostra fame e soprattutto la vostra voglia di accendere i fornelli e cimentarvi in gustose ricette ricche di odori e sapori, vi ricordiamo che potete anche scegliere di godervi tutto ciò in un posto magico, fatto di colori, odori, mare, sole e tanti piatti prelibati.
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