Solari e dolci, i fichi freschi sono frutti di fine estate-inizio autunno, particolarmente apprezzati. Ne esistono, in tutto il mondo, oltre 700 varietà: bianchi o viola, sono ugualmente a loro agio nelle preparazioni salate o dolci.
Frutti del caldo, i fichi freschi si mangiano da luglio a ottobre. Amano le estati calde e le aree mediterranee, che costituiscono il loro terroir preferito.
Il fico, in realtà, non è un frutto: quello che consumiamo, infatti, è un ricettacolo pieno di fiori microscopici, impollinati da un piccolo insetto, il blastofago.
I veri frutti del fico sono i piccoli granelli che il fico contiene.
I fichi possono essere viola o bianchi: il loro aspetto esterno è scuro e il colore va dal nero al verde.
I fichi viola, veri concentrati sapori, sono i preferiti dai buongustai.
I fichi bianchi, invece, dolci, morbidi e dalla buccia sottile, deliziano gli amanti della frutta fresca.
I fichi si dividono in due specie:
– uniferi, che danno frutti una volta all’anno, generalmente in autunno;
– biferi, che fruttificano per la prima volta in giugno-luglio, poi una seconda volta in autunno. La maggior parte dei fichi bianchi che crescono in Italia provengono dalla varietà bifera.
I fichi sono frutti fragili: una volta raccolti, non maturano più. Ma come capire quand’è il momento di coglierli?
Dovrebbero essere morbidi ma non flaccidi. Alcuni, quando sono maturi, rilasciano delle goccioline con un po’ di succo: è il segnale che vanno consumati il prima possibile.
La coda del fico dev’essere, invece, sempre soda e resistente. Se è sormontata da una goccia di linfa biancastra, è garanzia di freschezza.
Il fico è l’albero emblematico del bacino del Mediterraneo, dove è coltivato da millenni. Compare negli scavi archeologici del 9.400 a.C. ed è il frutto domestico di più antica memoria. È contemporaneo del riso in Asia, ma precede di un millennio la coltivazione di grano, orzo e legumi.
Il fico è stato introdotto in Francia sotto il regno di Carlo Magno, alla fine dell’VIII secolo, e di lì si è diffuso in tutt’Europa.
Il Ficus ha la sua origine in Asia Minore. Oggi, gli alberi crescono nelle regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo e i frutti vengono importati da Turchia, Brasile, Perù, Grecia e Israele, a seconda della stagione.
In Italia molte varietà di fichi nascono e prosperano a sud e nelle isole.
Le importazioni garantiscono la loro disponibilità tutto l’anno, tuttavia, è solo alla fine dell’estate che i fichi freschi sono sugli scaffali dei supermercati e nei mercati per alcune settimane.
I fichi freschi hanno un sapore deliziosamente dolce al culmine della stagione e la loro polpa è cremosa nonostante gli innumerevoli minuscoli semi.
Il gusto del fico dipende molto dal periodo in cui viene raccolto. Poiché la maggior parte delle varietà non matura dopo la raccolta, i frutti non vengono strappati dall’albero, fino a quando non sono maturi. Un fico acerbo manca quasi di sapore: ma se si tarda troppo a coglierlo, il frutto marcirà rapidamente.
Esistono due varietà di fichi, come già anticipato. A vederli dall’esterno, la prima varietà ha un aspetto più sodo all’esterno e un dolce sapore di miele, la seconda è caratterizzata dalla misura più grande e da una consistenza morbida con un retrogusto che ricorda il caramello.
Dal punto di vista nutrizionale, i fichi freschi apportano vantaggi di cui sarebbe un peccato privarsi, a cominciare dal loro contenuto di carboidrati e nutrienti essenziali.
Tra i benefici dei fichi freschi c’è, sicuramente, quello che costituiscono una fonte preziosa di energia e fibre, hanno un’alta concentrazione di nutrienti, stimolano il transito intestinale e contribuiscono a migliorare la salute cardiovascolare.
I fichi freschi sono composti principalmente da acqua (75%): contribuiscono, quindi, all’idratazione dell’organismo.
Il loro apporto energetico è di 66,8 kcal/100 g, dovuto principalmente agli zuccheri che contengono. Il loro indice glicemico è basso, circa 35.
I fichi contengono una buona quantità di fibre insolubili, situate nella pelle e negli acheni. Sono queste le responsabili di uno dei principali benefici dei fichi freschi: la promozione del transito intestinale. I fichi sono, dunque, un aiuto prezioso, in caso di stitichezza cronica.
I fichi freschi, inoltre, partecipano all’assunzione di potassio, rame e (più moderatamente) di vitamine e minerali: contengono polifenoli, sostanze che hanno proprietà antiossidanti utili nella lotta agli effetti negativi dovuti all’eccesso di radicali liberi.
L’indice Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity) determina il potere antiossidante di un alimento: quello dei fichi freschi è alto e si aggira intorno a 3.383 unità.
Cento grammi di fichi freschi, infine, forniscono la porzione giornaliera ideale di antiossidanti.
Un fico fresco pesa in media 50 grammi: la porzione giusta per i bambini dai 3 agli 11 anni è di tre fichi a settimana. Gli adolescenti dovrebbero consumare da due a 3 frutti al giorno, ovvero tra 100 e 150 grammi e gli adulti al massimo 3 al giorno.
Quanto ai fichi secchi, secondo il New England Journal of Medicine, esiste un metodo infallibile per allungare la vita: consumare 40 gr di frutta secca ogni giorno. Due fichi secchi grandi o tre piccoli corrispondono a questa porzione.
I fichi sono ricchi di antiossidanti e vitamina B3. Gli antiossidanti forniscono energia e aiutano a combattere le malattie, mentre la vitamina B3 svolge un ruolo importante nei neurotrasmettitori facilitando la sintesi della serotonina. Anche i fichi secchi, come quelli freschi, favoriscono il transito intestinale e sono potenti alleati contro il cancro e il colesterolo.
Freschi o secchi, i fichi vengono utilizzati in cucina per diverse preparazioni.
Tra le pietanze salate, trovano il loro posto perfetto come contorno per il fegato, tagliato a fette spesse cotte con un po’ di burro.
I dolci sono, ovviamente, il loro regno. La marmellata di fichi, usata per preparare una crostata, è un finale da re per un pranzo, in qualsiasi occasione, ma anche il modo per cominciare la giornata con una sferzata di energia.
I fichi, sia freschi e sia secchi, incontrano il favore di tutti, sia grandi e sia piccini. Perché quindi non provare i piatti, dove sono protagonisti questi dolcissimi frutti, preparati dalle sapienti mani della Chef Rosaria Di Maggio?
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