Gustare una frittura di paranza, seduti davanti al mare in una giornata calda ma non troppo: un’esperienza unica, che può diventare indimenticabile. A patto che il fritto di paranza sia preparato davvero a regola d’arte. Andiamo a scoprire i segreti di questo piatto di mare davvero speciale.
La base di partenza per un fritto di paranza a 5 stelle sono ovviamente i pesci. Per il pesce di paranza le ricette sono diverse: l’unica “costante” è che il pesce di paranza è di piccolo taglio, ma tutto dipende da quello che il mare ha regalato ai pescatori.
Quindi fra i pesci per frittura di paranza potrete trovare triglie, sogliole, alici, piccoli cefali, gallinelle, sugarelle, castagnoli, piccoli saraghi: quindi anche pesci meno “famosi”, ma che riservano un sapore tutto da scoprire. E per questa assenza di “pesci nobili” per la frittura di paranza il prezzo può essere anche contenuto.
Hai visto per la frittura di paranza quali pesci sono i più adatti e proprio in questa varietà sta la particolarità che rende unico il fritto di paranza. E vuoi sapere perché questo piatto porta questo nome? La paranza è una delle imbarcazioni tipiche che i pescatori utilizzano per la pesca a strascico.
Quindi, quello che viene catturato nelle reti è destinato a diventare la base per le più diverse ricette con pesce di paranza.
Abbiamo detto che la materia prima è indispensabile per preparare un buon fritto di paranza: ma è altrettanto importante saperla lavorare. A partire dalla pulizia del pesce: il primo passo è quello di togliere le teste e le viscere (che di solito vanno via con le teste) e di lavare bene tutti i pesciolini, per poi asciugarli con la carta assorbente.
Il trucco per una frittura di paranza davvero speciale sta anche nell’infarinatura dei pesci: vanno infarinati pochi per volta, eliminando la farina in eccesso. Un trucco? metti la farina e i pesciolini asciutti in un sacchetto per surgelati e scuoti per bene, in modo che i pesci si infarinano completamente.
La frittura mista di paranza prevede una pentola capiente e abbondante olio caldo: ricordati di friggere pochi pesciolini per volta, in modo che la cottura sia breve e l’olio non si abbassi troppo di temperatura.
Appena i pesciolini sono dorati, scolali e asciugali con la carta assorbente: il tuo fritto di paranza è pronto per essere servito!
Anche la farina ha una sua importanza per un fritto di paranza perfetto: se preferisci una frittura classica puoi scegliere la farina bianca, mentre per un fritto più dorato e croccante è perfetta la semola di grano duro.
Un olio di semi di girasole è sempre la scelta più indicata per ottenere una frittura più leggera e golosa.
Se vuoi gustare un ottima frittura di paranza e altre deliziosi piatti a base di quello che ci regala il mare, puoi venire al nostro ristorante, Costa House e gustare i piatti di Chef Rosaria Di Maggio.