Che sia in coppa, nel cono o servito “alla siciliana” nelle brioches, il gelato è la gioia del palato per grandi e piccini. Il gelato artigianale, buono e genuino nelle calde giornate estive, ha origini antiche e sono stati proprio gli italiani ad inventarlo.
Spetta agli Italiani il primato dell’invenzione del gelato, soprattutto ai siciliani e veneti, che poi girando il mondo hanno esportato questa arte un po’ ovunque.
Non si sa effettivamente chi sia il suo ideatore, qualcuno lo fa risalire alla Bibbia con Isacco e Abramo, altri agli antichi Romani.
Nel 500 il gelato artigianale, specialmente a Firenze, è diventato famoso, come ci racconta IGI – Istituto del Gelato Italiano, per l’invenzione dell’architetto Bernardo Buontalenti, che per primo mise insieme latte, panna e uova.
Solo nel 1700 Filippo Lenzi apre una gelateria in America ed il gelato inizia ad avere successo, sia come gelato artigianale che come sorbetto.
Nel 1948 nascono i primi gelati industriali, il “mottarello al fiordilatte”, negli anni ‘50 il “Cornetto”, negli anni ‘70 nasce il “Barattolino”, secchiello in formato famiglia, fino ad arrivare al gelato nel biscotto bicolore il “Ringo”.
Negli anni ‘80 poi arrivò la moda di consumare le bomboniere gelato al cinema. L’ usanza di mangiare il gelato andava prendendo piede a casa e fuori.
Per preparare un buon gelato artigianale anzitutto bisogna usare ingredienti genuini.
Alla base ci sono acqua, zucchero e latte, ma da soli non sono sufficienti per la preparazione di un ottimo gelato; è necessaria la presenza di grassi, per il sapore e il contenuto calorico, quali panna, burro o oli vegetali.
Servono proteine per stabilizzare il composto, che possono essere contenute nel latte e nel tuorlo dell’uovo.
Elemento importante è l’aria, che rende il gelato soffice e non troppo freddo al palato.
Per ultimi, ma non meno importanti, aromi e frutta che determinano il gusto del gelato e il suo sapore.
Il gelato artigianale può avere diversi gusti, per tutti i palati, come vaniglia, fragola cioccolato e tanti altri; ma la vera distinzione, può essere fatta in tre tipologie che ne determinano il gusto: gelato alla crema composto da latte, zucchero e tuorli d’uova, il tipo più calorico che apporta proteine, calcio e fosforo; il gelato al latte che garantisce apporto di proteine e calcio ed infine il gelato alla frutta composto da acqua, zucchero e frutta, tra le tre tipologie è quello privo di proteine e grassi e con minor valore energetico.
Un buon gelato artigianale può, tranquillamente, sostituire un pasto. L’utilizzo di ingredienti freschi e genuini fanno sì che il gelato, soprattutto quello alla crema, abbia un buon apporto proteico, di grassi e zuccheri.
Il gelato contiene il latte che è ricco di sali minerali e nutrienti, calcio, fosforo e vitamine A, B, C ed E, apportate dagli aromi e dalla frutta.
Un sano gelato artigianale consente al nostro organismo di introitare una buona percentuale di antiossidanti.
Può essere una buona soluzione per chi rifiuta il cibo in caso di malessere come febbre o astenia ed anche per gli anziani, è fonte di nutrienti, soprattutto di proteine e per l’idratazione nelle torride giornate estive in cui non hanno voglia di mangiare.
Inoltre il gelato artigianale è un ottimo modo di far mangiare latte e uova a chi non gradisce questi alimenti.
In ultimo ma non meno importante, mangiare il gelato artigianale fa produrre serotonina, quindi mangiarlo mette di buon umore e poi per le sue poche calorie, viene consigliato anche nelle diete come integratore.
Quale è il modo migliore per degustare un ottimo gelato artigianale?
La nostra scelta solitamente va sulla coppa o sul cono, ma se vogliamo ispirarci ai siciliani è possibile assaporare il gelato anche dentro una brioches.
La degustazione del gelato artigianale poi ci porta a fare una vera e propria analisi sensoriale, anzitutto bisogna guardare il colore, l’intensità del gusto, la cremosità e molti altri fattori.
Infine dobbiamo affidarci al nostro palato, se il gelato è piaciuto, sarà pronto a replicare l’esperienza.
Per riconoscere un vero gelato artigianale dalle imitazioni è necessario valutare diversi parametri al fine di non essere tratti in inganno.
Il colore deve essere naturale e fresco.
Quando si guarda il banco dei gelati, le vaschette non devono essere piene e strabordanti, il gelato non deve andare oltre un certo limite altrimenti resterà fuori dal limite della refrigerazione e non sarà tanto genuino.
Bisogna guardare anche alla consistenza, ogni gusto ha la sua particolarità, il gelato deve essere uniforme né troppo ghiacciato, né diventare acquoso appena porzionato.
Il gusto di un buon gelato artigianale è fondamentale, non deve essere né troppo dolce perché rischia di essere sdegnoso e fastidioso al palato, né dal gusto insapore e inconsistente.
Il nostro consiglio è quello di diffidare dai gusti fuori stagione, un gelato per essere buono non deve fare venire sete, ma anzi deve lasciare in bocca una sensazione gradevole.
Il gelato mette d’accordo tutti, grandi e piccini, perché quindi non provare il gelato artigianale preparato dalle sapienti mani della Chef Rosaria Di Maggio.
Se quest’estate siete in vacanza sull’isola di Lampedusa e avete voglia di assaggiare la cucina tipica del posto, compreso il gelato artigianale, non potete perdervi una cena preparata dalla Chef Rosaria Di Maggio al Ristorante Costa House.